Un caso scuola, il Fortis Marinemaster Supercompressor

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Re: Un caso scuola, il Fortis Marinemaster Supercompressor

#21 Messaggio da Blackwatch » lun ott 30, 2017 10:09 am

Purtroppo in queste trappole ci casca anche gente seria, come Brandizzi... :shock: :roll:

http://www.brandizzi.com/altri-marchi/f ... 13099.html

Questo succede quando sei abituato a lavorare con "pezzi da 90" e su un orologio che consideri poco, non fai la debita attenzione.
Male, molto male.
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Re: Un caso scuola, il Fortis Marinemaster Supercompressor

#22 Messaggio da Pakal » lun ott 30, 2017 12:24 pm

Perché hai dubbi (o certezze) sulla non bontà del pezzo?
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Re: Un caso scuola, il Fortis Marinemaster Supercompressor

#23 Messaggio da Blackwatch » lun ott 30, 2017 1:41 pm

Pakal ha scritto:
lun ott 30, 2017 12:24 pm
Perché hai dubbi (o certezze) sulla non bontà del pezzo?
Non ho dubbi, ho la certezza. Li riconosco anche da metri di distanza... :lol:

Comunque le evidenze senza foto del fondello sono gioco sfere di fantasia e dial non originale, un fake detto brutalmente.
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Re: Un caso scuola, il Fortis Marinemaster Supercompressor

#24 Messaggio da Pakal » lun ott 30, 2017 1:48 pm

Blackwatch ha scritto:
lun ott 30, 2017 1:41 pm
Pakal ha scritto:
lun ott 30, 2017 12:24 pm
Perché hai dubbi (o certezze) sulla non bontà del pezzo?
Non ho dubbi, ho la certezza. Li riconosco anche da metri di distanza... :lol:

Comunque le evidenze senza foto del fondello sono gioco sfere di fantasia e dial non originale, un fake detto brutalmente.
E Brandizzi non è l'ultimo arrivato
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Re: Un caso scuola, il Fortis Marinemaster Supercompressor

#25 Messaggio da Theta Sigma » lun ott 30, 2017 3:13 pm

Blackwatch ha scritto:
lun ott 30, 2017 10:09 am
Purtroppo in queste trappole ci casca anche gente seria, come Brandizzi... :shock: :roll:

http://www.brandizzi.com/altri-marchi/f ... 13099.html

Questo succede quando sei abituato a lavorare con "pezzi da 90" e su un orologio che consideri poco, non fai la debita attenzione.
Male, molto male.
Questo è un kit del "piccolo falsario bastardo" che girava su internet.

Purtroppo, hai detto bene. Sui marchi "Nobili" ci si fanno le pulci, ma le sòle arrivano dove meno te lo aspetti.

Non vorrei essere nei panni dell'addetto che ha accettato in permuta quella macchina.
Vi meritate il Vostok Amphibia 2.0! :mrgreen:

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Re: Un caso scuola, il Fortis Marinemaster Supercompressor

#26 Messaggio da Blackwatch » lun ott 30, 2017 6:32 pm

Purtroppo ha ricominciato a girare con diversi account ebay quindi occhio, ho appena "periziato" un falso Fortis Pilot.
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Re: Un caso scuola, il Fortis Marinemaster Supercompressor

#27 Messaggio da bone » dom nov 26, 2017 9:15 pm

Avvistato uno oggi, ad un mercatino qui vicino alla città.

Prezzo di vendita 500€, quadrante nuovo...non avevo tempo di fermarmi per vederlo con calma, visto che la donna scalpitava per andare a casa, ma la puzza di sòla c'era ed era forte :roll:
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Re: Un caso scuola, il Fortis Marinemaster Supercompressor

#28 Messaggio da finestraweb » mer dic 06, 2017 8:00 am

Blackwatch ha scritto:
lun giu 12, 2017 7:21 am
[...]
In ogni caso anche orologi assemblati con parti di fornitura originale da terzi, sono da considerarsi dei falsi.
[...]
Blackwatch ha scritto:
lun giu 12, 2017 1:11 pm
Precision ha scritto:
lun giu 12, 2017 12:22 pm
Facciamo un esempio concreto...
Vado in un centro assistenza di un marchio che rilascia ogni componente... acquisto un orologio a pezzi...cassa, Quadrante sfere fondello movimento e guarnizioni...
È un falso?
Io non discuto sul fortis... è ovvio che nulla ha che a vedere con la casa madre.. ma se uno usa tutto materiale originale... Boh....
Ci sono una marea di vintage... che non hanno più nulla di quando sono usciti dalla gioielleria a suo tempo... come li classifichiamo?

Si, e' un falso a tutti gli effetti.
Sugli orologi pre crisi del quarzo, tutti praticamente privi di documentazione e molto spesso impossibili da tracciare per mancata documentazione di archivio del costruttore, non esiste prova certa della loro effettiva originalita'.
In ambito collezionistico, la presenza di documentazione CERTA che attesti l'originalita' di un oggetto e' un fattore moltiplicativo del valore mostruoso.
Nel mondo dell'orologeria questa banale regola e' stata ampiamente disattesa, costruendo un ridicolo mostro che si accartoccera' su se stesso prima o poi.
E questa e' la ragione per la quale personalmente ho totalmente abbandonato qualsiasi velleita' collezionistica.
Dunque, riassumendo per i prosaici, secondo te è la documentazione CERTA l'elemento (il solo) che attesta l'originalità di un vintage?

Tutto ciò, tralasciando le considerazioni sul valore.
Onestamente, la penso come Precision.

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Re: Un caso scuola, il Fortis Marinemaster Supercompressor

#29 Messaggio da bloodypoppy » mer dic 06, 2017 9:06 am

finestraweb ha scritto:
mer dic 06, 2017 8:00 am
Dunque, riassumendo per i prosaici, secondo te è la documentazione CERTA l'elemento (il solo) che attesta l'originalità di un vintage?

Tutto ciò, tralasciando le considerazioni sul valore.
Onestamente, la penso come Precision.
Se un orologio non è uscito dalla Casa ma è stato raffazzonato ammucchiando parti di fornitura, di pancia dico che non riesco a sentirmene attratto (esempio classico: il Seamaster 300 di WatchCo). Ovviamente è un parere personale, ma è quel che mi fa restar lontanto da quello che ritengo un mercato deviato.
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Re: Un caso scuola, il Fortis Marinemaster Supercompressor

#30 Messaggio da finestraweb » mer dic 06, 2017 9:58 am

bloodypoppy ha scritto:
mer dic 06, 2017 9:06 am
finestraweb ha scritto:
mer dic 06, 2017 8:00 am
Dunque, riassumendo per i prosaici, secondo te è la documentazione CERTA l'elemento (il solo) che attesta l'originalità di un vintage?

Tutto ciò, tralasciando le considerazioni sul valore.
Onestamente, la penso come Precision.
Se un orologio non è uscito dalla Casa ma è stato raffazzonato ammucchiando parti di fornitura, di pancia dico che non riesco a sentirmene attratto (esempio classico: il Seamaster 300 di WatchCo). Ovviamente è un parere personale, ma è quel che mi fa restar lontanto da quello che ritengo un mercato deviato.
E chi ti dice che l'orologio è uscito dalla Casa (e suppongo, come tale deve essere rimasto nei decenni a seguire) o è stato assemblato con parti di fornitura?
La pancia, il fiuto proprio (sulla base delle proprie conoscenze), l'opinione altrui, la perizia scritta di un riconosciuto abilitato e certificato professionista del settore e tale riconosciuto da te o da tutti?
Ora, se ti affidi alla perizia di un esperto certificato ed universalmente riconosciuto (figura che non so neanche se esiste), è evidente che ti tieni lontano da questo mercato: la sola perizia quanto costerà?
Se l'orologio nudo e crudo, "costerà" tra i 100 ed i 300 euro, chi mai gli pagherà una perizia, pur se fosse stato ereditato dal padre o nonno e mai passato di mano; sicuramente non il possessore, già sicuro del fatto proprio e dubito anche un eventuale acquirente; stiamo infatti parlando di vintage, non di "blasonati" vintage.

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