New entry insolita
Inviato: ven apr 03, 2020 2:37 pm
Mi sono sempre piaciuti i diver vintage, ma hanno quasi sempre misure ridotte per il mio polso.
Da qualche tempo stavo seguendo con interesse la produzione di Yema, storico brand francese della regione del Giura, che di recente ha riproposto i suoi diver tradizionali con una lieve rivisitazione che non ne altera l’aspetto né il fascino vintage.
La scelta é caduta sul Superman Heritage, disponibile sia in versione da 39 che da 41 mm (ovviamente ho scelto la seconda), animato dall’affidabile Sellita SW-200 e che ripropone il particolare bloccaggio della ghiera presenta dalla prima versione, quella del 1963.
La percezione di qualità é molto buona, l’orologio ha un aspetto molto vintage ma per niente “forzato”, la ghiera una volta sbloccata resta molto solida e ruota a scatti precisi e definiti, il bracciale é il giusto compromesso tra solidità e richiamo a quelli anni ‘70.
In definitiva un orologio molto gradevole, venduto a un prezzo in linea con i contenuti...so già che sarà spesso la mio polso, appena indossato l’ho sentito mio.
E ora qualche foto:
Da qualche tempo stavo seguendo con interesse la produzione di Yema, storico brand francese della regione del Giura, che di recente ha riproposto i suoi diver tradizionali con una lieve rivisitazione che non ne altera l’aspetto né il fascino vintage.
La scelta é caduta sul Superman Heritage, disponibile sia in versione da 39 che da 41 mm (ovviamente ho scelto la seconda), animato dall’affidabile Sellita SW-200 e che ripropone il particolare bloccaggio della ghiera presenta dalla prima versione, quella del 1963.
La percezione di qualità é molto buona, l’orologio ha un aspetto molto vintage ma per niente “forzato”, la ghiera una volta sbloccata resta molto solida e ruota a scatti precisi e definiti, il bracciale é il giusto compromesso tra solidità e richiamo a quelli anni ‘70.
In definitiva un orologio molto gradevole, venduto a un prezzo in linea con i contenuti...so già che sarà spesso la mio polso, appena indossato l’ho sentito mio.
E ora qualche foto: