Provo ad argomentare obiettivamente...ma prima una considerazione soggettiva su Citizen.
Ho simpatia per il marchio giapoonese, ad una superficiale valutazione Citizen sembra il Davide contro Golia in relazione alla suo eterno inseguimento, sul piano tecnico, di Seiko.
Oh, poi se vai a vedere nei numeri, Citizen e' un colosso rispetto a Seiko.
Eppure in ambito diver, Citizen va a fasi alterne di momenti SI e momenti NO, rispetto ad una continuita' eccellente di Seiko (vabbe'...circa).
Ora direi che e' un momento NO.
Il periodo di autozilla, ecozilla era un periodo SI... 8-)
Rimane invariato nel catalogo 'sto Aqualand I...in realta' qualche anno fa e' stato ri-progettato ed i (tanti) difetti del vecchio cosiddetto 6 viti, le cui sei viti erano proprio uno dei difetti piu' coglioni della storia dell'orologeria...
Citizen per un certo periodo ha avuto questa "mania" dei fondelli di lamierino avvitati, mania condivisa con Casio, che ha provocato problemi a non finire. Per far breve una storia lunga, un fondello fissato con viti di forma strana, richiede una guarnizione altrettanto strana ed una procedura di chiusura delle viti analogo ai metodi adottati per le testate dei motori.
Negli anni, improvvisati cambiatori di pile Citizen hanno deformato fondelli ed allagato Aqualand I a cartate.
Anche uno dei miei, il primo posseduto fece questa fine: pila sosttituita da un cretino.
Il secondo esemplare ingoiava pile a go-go fino a sua distruzione in un relitto a 40 metri, botta sul vetro contro uno spigolo di lamiera...ciao...
Il terzo funzionava bene ma si stacco' un ansetta e fini nell'abisso di 800 metri del mar rosso.
Il quarto era il nuovo modello, ma nulla pote' contro un bibombola da 15+15 graziosamente appoggiato sopra di lui, 40 kg di ferro lo terminarono. Lo portai comunque in acqua mezzo acciaccato, perche' mi serviva, ma lo persi a fine immersione.
Il quinto non l'ho mai portato in acqua, ricomprato per semplice tigna.
Non so se si capisce ora perche' scoppio a ridere in faccia ai fenomeni che dicono di fare centinaia di immersioni con il Rolex (che in realta' non possiedono) al polso. Poi ho conosciuto un altofondalista australiano che girava con un Panerai e persino un altro con il Rolex ed uno con un Omega ma erano tutti considerati stravaganti. E poi erano altri tempi, altri soldi, altre generazioni.
Oggi a far l'altofondalista il Rolex non te lo compri, al massimo riesci a comprarti un Casio od un Citizen.
Ma non divaghiamo, torniamo al buon vecchio Aqualand I.
Lasciamo perdere il vecchio che era una carampana ma tutti gli appassionati di orologi quello cercano perche' lo considerano piu' prezioso. Misteri della psiche umana,
Il nuovo funziona bene, manutenibile da chiunque, affidabile.
Pero' e' un quarzo, non e' il massimo, meglio un orologio meccanico. Il razionale c'e', l'ho spiegato negli anni, lo ri-spieghero' in apposito topic. Dovro' contare fino a dieci perche' qualche pierino mi vorra' spiegare perche' in realta' e' meglio rispetto ad un meccanico ma pazienza.
Ha un sensore di profondita' perche' ti dice la prondita' in immersione. Non serve a nulla, il display non e' fruibile in immersione, e' troppo piccolo. Contravviene alla regola fondamentale del quello che non serve non si porta perche se c'e' si puo' rompere o puo' non funzionare. Che e' proprio cio' che accade. Non lo consideri come profondimetro, non lo usi e non lo pensi come tale. Il giorno che invece proprio ti serve, dopo esserti sguerciato per leggere il microdisplay, invece della profondita' leggi "err". Ma vaffanculo va. Mi e' successo, acqua fredda, pila un po' fiacca, orologio in protezione con lancetta dei secondi che salta di due in due. Batteria cambiata un mese prima.
Devo continuare?