La percezione dei colori in acqua

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La percezione dei colori in acqua

#1 Messaggio da Blackwatch » lun lug 03, 2017 4:48 pm

Spesso si parla dei colori di ghiere, quadrantie lancette...e se ne sentono delle belle!
Complici i siti web dei produttori, le pubblicità e le riviste...girano moltissime informazioni fuorvianti e assolutamente false.
Quando le informazioni sono corrette, sono comunque parzial e non tengono minimamente conto di quelle che sono le percezioni visive in profondità.

La verità ultima, è che il miglior accoppiamento di colore in acqua è.....bianco su nero o viceversa.

Tutti i discorsi circa l'assorbimento dello spettro di colori e di quale sia il colore piu' visibile sono solo chiacchiere. Il perchè e' semplice: superata una certa profondità, l'intero spettro visibile viene assorbito e la percezione dell'occhio umano da come risultato tonalità di grigio-marroncino. Tra l'altro piu' si scende in profondità piu' le sfumature di contrasto diventano meno percepibili (in questo le femmine sono superiori ai maschi perche' hanno una migliore percezione delle sfumature di colore e contrasto). Nessun colore e' percepibile a meno che non venga illuminato da una fonte luminosa artificiale, nel qual caso esso riprendera' a riflettere la porzione di spettro luminoso che non assorbe e sara' percepito (piu' o meno) del suo colore naturale. Il piu' o meno dipende dalla temperatura di colore della fonte luminosa, ovviamente. Una fonte luminosa calda (in gradi Kelvin) tendera' a saturare i colori caldi mentre una fonte luminosa piu' fredda tendera' ad esaltare i colori piu' freddi. Inoltre e' sempre presente un "filtro di prossimità" determinato dalla trasparenza o meno e la relativa colorazione dell'acqua, quindi anche con una fonte luminosa locale, i colori risulteranno parzialmente alterati.

Quindi?
E quindi se si vuol continuare a vedere un colore in acqua, e' necessario utilizzare colori fluorescenti cioe' pigmentazioni che emettono luce in una banda ristretta di colore quasi indipendentemente dallo spettro di luce che ricevono. Ecco che una lancetta verniciata con colore arancio fluorescente sara' visibile in una tonalita' di arancio piu' o meno marcata anche ad elevatissima profondita'. Ecco spiegato l'arcano dei colori che non si dovrebbero vedere ma che invece si continuano a vedere...

Tabelle colorate fuori dall'acqua ed a circa 18 metri (a sinistra colori con pigmenti fluorescenti, a destra normali pigmenti colorati)

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Detto tutto questo, risultera' chiaro che qualsiasi colorazione si voglia dare a quadranti e lancette, magari risultera gradevole esteticamente fuori dall'acqua ma rappresenterà un peggioramento piu' o meno marcato della effettiva visibilita' ad elevate profondita', stante la progressiva perdita di percezione delle sfumature di grigio dell'occhio umano al calare della luminosita' ambientale.

La perdita di contrasto, differenze in aria ed in acqua.


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Come si vede, il bianco su nero vince 10 a 0.
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Re: La percezione dei colori in acqua

#2 Messaggio da Brigh13 » lun lug 03, 2017 4:57 pm

bene, le foto valgono più di mille parole.
:mrgreen:

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Re: La percezione dei colori in acqua

#3 Messaggio da Blackwatch » lun lug 03, 2017 5:01 pm

La prossima volta che sprofondo negli abissi, diciamo un centino...mi porto una tabella colorata e vi faccio vedere che non si vede nulla se non una mappazza grigio-marrone...
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Re: La percezione dei colori in acqua

#4 Messaggio da Brigh13 » lun lug 03, 2017 5:03 pm

Blackwatch ha scritto:
lun lug 03, 2017 5:01 pm
La prossima volta che sprofondo negli abissi, diciamo un centino...mi porto una tabella colorata e vi faccio vedere che non si vede nulla se non una mappazza grigio-marrone...
quindi devono essere solo bianco/nero per essere funzionali?
:mrgreen:

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Re: La percezione dei colori in acqua

#5 Messaggio da Blackwatch » lun lug 03, 2017 5:12 pm

Sostanzialmente e' la miglior combinazione.
Poi di fatto la tecnica che si usa per vedere l'orologio e' appoggiare la torcia accesa sul vetro dell'orologio. Dopo cio' anche un trizio di trenta anni e' acceso come un faretto.... 8-)
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Re: La percezione dei colori in acqua

#6 Messaggio da Theta Sigma » lun lug 03, 2017 5:31 pm

Blackwatch ha scritto:
lun lug 03, 2017 5:12 pm
Sostanzialmente e' la miglior combinazione.
Poi di fatto la tecnica che si usa per vedere l'orologio e' appoggiare la torcia accesa sul vetro dell'orologio. Dopo cio' anche un trizio di trenta anni e' acceso come un faretto.... 8-)
Beh, non sempre...il trizio del Sicura brilla ancora oggi sua sponte (quanto scintillante gli hanno messo per non permettere al trzio di bruciarlo?), anche se il trizio originario è ad un quarto della sua potenza originaria, mentre altri orologi in mio possesso non riescono ad accendersi per più d'un paio di secondi.

Questo, cosa che tu saprai benissimo, ma è simpatico da ripetere per il resto del mondo, avviene perché lo scopo del trizio è solo quello d'eccitare la sostanza luminescente, da solo non brilla, e se il materiale è ancora "buono", anche con l'irraggiamento quasi nullo, ci pensano i fotoni ad eccitarlo e farlo brillare per un po'. La persistenza è data dalla qualità della pasta luminescente.

Sui vecchi "radio", e francamente è illogico e pericoloso immergeli, considerando l'età, invece, anche se la forza radioattiva è ancora massiccia, è proprio la violenza della stessa a "cuocere" il materiale, rendendolo spento.

Invece, oggidì, il Lumibrite Seiko, il superluminova (il luminova è abbastanza fiacco) e la miscela custom Citizen ti consentono, in cambio di pochi secondi d'esposizione solare o luminosa, di brillare per quell'oretta necessaria allo scopo.

E per unità di backup, è sempre qualcosa sulle quali si può far affidamento. Pochi secondi per molti minuti.

(Ribadiamo l'ovvio, e tranquillizziamo il mondo: il trizio non è pericoloso, salvo se qualcuno ha la felice idea di mangiarselo in dosi massicce, o potenzialmente ne lungo periodo per gli orologiai)

Comunque...sarebbe carino se stilassi un bel listone di "diver backup" in ordine di prezzo, dal neofita all'esperto.

Piccola aggiunta, per chi è fanatico d'osservazione e volo: la differnenza tra l'Ambermatic RayBan ed il Kalichrome, sempre loro, è proprio questa: il Kalichrome permetteva, con la loro tinta giallo paglierino di volare/guidare/osservare con una maggior percezione dei dettagli, a scapito della percezione cromatica. Vedevi si meglio, ma con molti meno colori. Oltre a questo, se in condizioni di scarsa luminosità come crepuscolo, alba, osservazioni in notturna con strumenti ottici, nebbia o nuvolosità, il Kalichrome ti dava un vantaggio sensibile, ma lo perdevi alla grande in piena luce, dove il rischio d'abbagliamento è sensibile, tanto da renderle inutili o pericolose, l'Ambermatic, con il loro tono più scuro e la capacità di reagire alla luminosità scurendosi sino al marrone, hanno compensato il tutto, però con l'effetto collaterale di dare la "visione degli abissi" da te illustrata.

In ambito orologiaio: con gli ambermatic non riesco a leggere alcuni quadranti, proprio per l'effetto "impastato" che conferiscono.
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Re: La percezione dei colori in acqua

#7 Messaggio da Precision » lun lug 03, 2017 5:59 pm

Mah... sinceramente parlo per i Seiko, non dura un ora...
Il superluminova anche molto meno.
Ecco, sinceramente non mi sono mai chiesto quanto dureranno nel tempo...
Io faccio più che altro bagni al mare...se posso scendo fino a 5-7 metri niente di che...il glycine in superluminova è praticamente improbabile leggere l'ora...i Seiko sono dei faretti...
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Re: La percezione dei colori in acqua

#8 Messaggio da Theta Sigma » lun lug 03, 2017 7:00 pm

Precision ha scritto:
lun lug 03, 2017 5:59 pm
Mah... sinceramente parlo per i Seiko, non dura un ora...
Il superluminova anche molto meno.
Ecco, sinceramente non mi sono mai chiesto quanto dureranno nel tempo...
Io faccio più che altro bagni al mare...se posso scendo fino a 5-7 metri niente di che...il glycine in superluminova è praticamente improbabile leggere l'ora...i Seiko sono dei faretti...
Glycine, a mio avviso, è un marchio "leggermente" mitizzato. Non sarei nemmeno certo che il tuo sia Superluminova (esistono diverse gradazioni, dal C1 che è il massimo in luminosità alle più basse), ma presumo sia luminova (come la perla del PAN, che dura mezz'oretta scarsa, mentre le sfere sono quasi spente).

Sulla "durata", appunto, la persistenza, posso dirti che Citizen H501 rende un paio d'ore e mezza, qualcosina di più forse, prima d'oscurarsi.

Il tempo che basta per immergensi. Sulla durata nel tempo, è presto per dirlo.
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Re: La percezione dei colori in acqua

#9 Messaggio da Blackwatch » lun lug 03, 2017 7:06 pm

La "durata della luminosita'" e' un tipico problema di chi non usa gli orologi diver per il loro precipuo scopo.
Garantisco che noi sub ce ne sbattiamo la ciolla.
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Re: La percezione dei colori in acqua

#10 Messaggio da Theta Sigma » lun lug 03, 2017 9:20 pm

Blackwatch ha scritto:
lun lug 03, 2017 7:06 pm
La "durata della luminosita'" e' un tipico problema di chi non usa gli orologi diver per il loro precipuo scopo.
Garantisco che noi sub ce ne sbattiamo la ciolla.
Quello che conta, alla fine, non è quanto durano, ma quanto brillano.

Il che basta, per teoria, a far fuori quasi tutti i diver "per moda" :)
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