L'orologio in questione non lo indosso più perché nel frattempo l'ho passato a mia madre, ma il topic merita comunque una rispolverata, perché racconta una storia (secondo me) interessante su un pezzo spesso un po' snobbato.
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Ci sono degli orologi che hanno fatto la storia del design. Uno di essi è l'Omega Constellation Manhattan.
Nato da un disegno del 1981 prodotto da Carol Gygax-Didisheim, giovane neo-laureata da poco assunta in Omega, il Manhattan venne per la prima volta messo in commercio nel 1982, nell'unica variante al Quarzo, al tempo vista ancora come un tecnologia rivoluzionaria.
Punta di diamante della gamma Omega (la versione in oro 18k aveva un prezzo di listino di 5.500 $, equivalenti a circa 20.000 $ di oggi!), in breve tempo superò tutte le più rosee aspettative commerciali e, complice anche una pressante quanto efficace campagna pubblicitaria, diventò un vero e proprio simbolo del design anni '80, indossato dalle personalità più importanti ed in vista del momento, tra le quali Robert Wagner e persino il presidente Russo Mikhail Gorbachev. Le varie versioni di distinguevano per il colore del quadrante (argenteé, champagne, nero) e dal materiale usato per cassa e bracciale (acciaio, acciaio/oro o oro 18k).
Nel seguito potete vedere qualche altro esempio di pubblicità riguardante il Constellation Manhattan, che utilizza toni di pieno "stile anni '80".
La rivoluzione di questo segnatempo non si fermò però solamente all'estetica, anche la progettazione fu qualcosa di totalmente nuovo. Gli “artigli” sul quadrante che lo hanno reso famoso non hanno infatti solamente una funzione estetica, bensì servono allo scopo di trattenere il cristallo in posizione, serrandolo con quattro viti sul fondello. Il tutto permette di evitare di posizionare l'usuale ghiera attorno al quadrante, oltre ad aumentare l'impermeabilità del segnatempo portandola a 30 metri, mantenendo il tutto più serrato.
Una curiosità: l'idea degli artigli venne quasi per caso, osservando il fissaggio di uno specchio alla parete. Nel seguito si può osservare anche il disegno originale di Carol Didisheim, che illustra la geniale soluzione.
La prima versione del Constellation Manhattan, di cui questo esemplare fa parte, monta, come già detto, un movimento al quarzo Omega 1422 (ETA-ESA 955.411) funzionante a 32768 Hz, dotato di 7 rubini, vite di regolazione e certificazione Cronometrica. La versione automatica, prodotta per un brevissimo tempo, è solo del 1984.
Ulteriori informazioni: http://www.ranfft.de/cgi-bin/bidfun-db. ... Omega_1422
Esiste anche una rarissima versione di Constellation Manhattan risalente al 1984 e prodotta per meno di due anni, dotata del calibro Omega 1111, basato su ETA 2892-2.
Oggi, ad oltre 30 anni dalla presentazione, e avendo subito solo qualche piccolo “ritocco estetico”, il Constellation Manhattan è ancora un importante membro della famiglia Omega, a testimonianza del grande successo dell'idea inziale.
Passiamo alle impressioni personali. Questo è senza dubbio uno degli orologi più comodi che abbia mai polsato. Lo spessore è ridottissimo, così come il peso. Il bracciale, grazie ai numerosissimi snodi si adatta perfettamente al polso.
Le dimensioni della cassa sono 34x35mm, che lo rendono un orologio da donna per gli standard odierni... se volete la mia opinione però, sono queste le giuste dimensioni che dovrebbe avere un orologio elegante. :wink: Inoltre, il bracciale integrato contribuisce a dare l'illusione di una cassa più grande.
Il quadrante, argenteé, risplende catturando la luce. Gli indici sono tutti applicati, e la qualità della lavorazione è altissima.
Concludendo, che dire se non che questo particolare modello fa' parte di quella schiera di orologi che “o si amano o si odiano” ma che di certo non passano mai inosservati, e che con il passare degli anni acquistano sempre più interesse.
Fonti:
http://omega-constellation-collectors.b ... omega.html
http://omega-constellation-collectors.b ... esign.html
