ecco una breve presentazione.Non mi dilungo sulla storia di Eterna Matic, mi limito alla sua lunga storia (fondata nel 1856) e a due momenti chiave della stessa che collocano di diritto il brand nella storia dell’orologeria: il primo risale al 1932, quando Viene creata la divisione interna ETA per la produzione di ebauches (movimenti grezzi)...poi arrivata f8no ai giorni nostri e confluita nel Gruppo Swatch; il secondo risale al 1948 quando introdusse un inversore di coppia e una massa oscillante montata su un cuscinetto a cinque sfere ottimizzando l’efficienza degli orologi automatici, sistema ancora oggi in uso e che segnò il cambio del nome del brand (da quel momento Eterna Matic, per l’appunto) e l’adozione del logo con le cinque sfere.
Ma veniamo al Kontiki...le origini della serie risalgono al 1947 quando Thor Heyerdahl, antropologo ed esploratore norvegese, dopo un soggiorno in Polinesia elaborò la teoria secondo cui la popolazione locale avesse origini sudamericane: parlava infatti una lingua sconosciuta, aveva il culto del dio Tiki e varie tradizioni in comune con gli Inca.
Studiando la cultura Inca, Heyerdahl scoprì che Kon-Tiki era il loro dio del sole e che una parte della popolazione era migrata verso ovest, per lui questa era la dimostrazione ma gli venne obiettato da più parti che gli Inca non ebbero mai navi in grado di attraversare l’Oceano.
A questo punto Heyerdahl si fece costruire una zattera di balsa sul modello di quelle utilizzate dagli aborigeni peruviani, che chiamò KonTiki, e con questa, in 97 giorni, attraversó l’Oceano per 7.600 km alla volta della Polinesia. Il viaggio si svolse con equipaggiamento coerente con l’epoca della migrazione, uniche concessioni dei tempi “moderni” furono un sestante e un orologio automatico subacqueo Eterna certificato COSC.
Due curiosità: la zattera oggi é esposta in un museo di Oslo, mentre Heyerdahl ha terminato la sua vita in Italia, nel bellissimo borgo di Colla amicherò a pochi km da Imperia.
Nel 1958 Eterna Matic presenta il primo KonTiki (sub 209 m) e, nel 1973, la versione KonTiki Super, sempre 200 m ma stavolta con ghiera girevole é cassa da 41 mm. Questo orologio fu adottato anche dall’IDF, la difesa Israeliana, assegnato alle unità d’élite della marina (S-13).
Nel 2010 a Basilea Eterna Matic presenta la sua riedizione, Kontiki Super 1973 Limited Edition, realizzata in 1973 esemplari. Le principali caratteristiche di questo diver 200 m sono cassa lucida da 44 mm, vetro zaffiro, quadrante nero opaco con indici applicati e sfere dalla forma particolare: quella delle ore ha la forma di un remo, mentre quella dei minuti nella parte terminale ricorda la forma della zattera di Heyerdahl. Il fondello a vite reca la zattera a rilievo Kontiki, le solite incisioni di rito e la numerazione progressiva dell’orologio.
Il bracciale shark mesh in dotazione presenta al une particolarità: l’apertura avviene sollevano la clasp e liberando così la chiusura, con il risultato che il cinturino si apre in due spezzoni, la sua regolazione non si effettua togliendo maglie (i due spezzoni sono pezzi unici) ma bensì facendo scorrere la parte “in eccesso” sotto la clasp mediante gli appositi pin. La prolunga per la muta non é inclusa nella clasp ma si applica aggiungendo un secondo spezzone di bracciale con una seconda clasp.
La ghiera unidirezionale ha il dot triangolare giallo ocra, il movimento é un ETA 2824-2.
Questo orologio mi era sempre piaciuto ma per qualche motivo non avevo mai approcciato l’acquisto...dopo averlo avuto a disposizione mi rendo conto che se avessi avuto modo di vederlo lo avrei acquistato prima...fortuna che partito per tutt’altro acquisto (di cui parlerò in altro post
)mi sono imbattuto anche in questo.Eccovi qualche foto:
