Abbiamo un futuro?

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POSC
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Abbiamo un futuro?

#1 Messaggio da POSC » mar gen 22, 2019 8:01 am

Inteso come appassionati di orologeria?
Il topic
viewtopic.php?f=5&t=2636

mi ha portato a filosofeggiare su come sta evolvendo, nel mondo ed in Italia, la nostra passione anche in relazione all'offerta proposta dalle Maison, alle vendite ecc. ecc.
Il quadro che emerge dall’analisi del mercato degli orologi negli ultimi 12 mesi è conntraddittorio. Se, da un lato, quasi tutte le voci fanno registrare il segno +, dall’altro il nostro Paese è uno dei pochi, tra i grandi mercati, ad arretrare sensibilmente. Dovuto alla situazione economica italiana ? Forse......tutto ciò si traduce, ovviamente, in un rallentamento dei consumi a causa dell’impoverimento (reale o percepito) delle famiglie, che tendono a tagliare le spese non necessarie. Io sono stato sempre convinto che la gran parte degli orologi venduti nel nostro paese siano stati acquistati del ceto " medio ", se si ferma quello il mercato " tutto " si ferma.
Tra gennaio e settembre 2018 le esportazioni di orologi dalla Svizzera verso l’Italia sono scese del 13,3%, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Solo l’Austria ha avuto un risultato peggiore con un – 29,2%. Se si esclude un lieve calo del 2,2% delle esportazioni verso Singapore, il fatto che tutte le situazioni di sofferenza del mercato si registrino in Europa desta inquietudine. Le esportazioni verso il Regno Unito hanno avuto una contrazione del 6,5%. Spagna e Belgio sono arrivate, rispettivamente, a -11,5% e – 10,8% ( Dati forniti dal Federal Customs Administration e pubblicati dalla Fédération de l’Industrie Horlogère Suisse ).
Ma al di là dei singoli casi, tutti dovuti agli strascichi della crisi economica, che si manifestano con modalità differenti a seconda dei Paesi, resta il dato, nel complesso confortante, rappresentato dall’aumento del 7,5% del valore dell’export di orologi svizzeri a livello globale, tra gennaio e settembre, rispetto allo stesso periodo nel 2017. Il trend positivo è iniziato ad aprile 2017, e solo a settembre 2018 ha avuto un rallentamento, non ancora sufficiente per creare allarmismi. Il dato dello scorso settembre, seppur non significativo per una statistica di ampio respiro, evidenzia perfettamente un fenomeno già noto: mentre la fascia di prezzo al di sotto dei 500 franchi ha avuto un calo importante (fino al 10%), quella oltre i 3.000 non ha subito variazioni sostanziali. Il leggero calo di esportazioni verso Hong Kong e Stati Uniti (rispettivamente -3,5% e -3,0%) non preoccupa così come il +17,3% verso la Cina è in linea con l’andamento degli ultimi mesi. In cima alla classifica dei Paesi importatori resta saldamente Hong Kong, seguita da Stati Uniti e Cina, mentre l’Italia scende al nono posto. La ripresa è dunque compiuta e stabile, anche se il nostro Paese, per motivi che vanno ben oltre l’ambito dell'orologeria, resta indietro in tutte le statistiche. Gli stranieri, in questa fase, costituiscono la componente principale della clientela e l’appeal per il Made in Italy, che comprende anche il design, la moda e più in generale un prestigio costruito nel tempo, è invariato. Lo conferma il numero sempre alto di riferimenti stilistici e richiami più o meno espliciti, che si ritrova in molti prodotti asiatici. Così, se è vero che dietro a simili operazioni si può spesso nascondere l’imitazione o il furto di proprietà intellettuale, è altrettanto scontato che il Made in Italy resta un elemento di forte attrazione. E non è una semplice consolazione, ma un patrimonio su cui investire in un futuro (auspicabilmente vicino), in cui le condizioni economiche tornino favorevoli. Qualcosa che nella piccola ma dinamica nicchia dei microbrand è già visibile. Nonostante il momento poco favore vole e le mille difficoltà che accompagnano la nascita di un’impresa, esiste un interessante fermento creativo, alimentato da imprenditori indipendenti, che con i loro prodotti fuori dagli schemi tengono viva la cultura e la passione per l’orologeria.
SPOSTANDOSI DALL’ITALIA E CONSIDERANDO ANCHE I FENOMENI DI RILEVANZA GLOBALE, NON SI PUÒ SORVOLARE SUL RUOLO SEMPRE PIÙ DETERMINANTE GIOCATO DAL WEB. Nel giro di un anno il volume delle compravendite online è cresciuto con percentuali a doppia cifra e molti grandi brand hanno lanciato una sezione ecommerce anche per l’Europa, dopo i primi test sui mercati cinese e americano. La chiave è quella dell’integrazione tra l’esperienza digitale e quella tradizionale, come nel caso di Bulgari, il cui online store offre la possibilità di parlare in diretta streaming con un addetto alle vendite, oltre alla scelta di una boutique ufficiale per farsi recapitare l’orologio desiderato. Esperienze come quella delle prime due edizioni dell’Omega Speedmaster “Speedy Tuesday” in edizione limitata, sviluppate grazie ai suggerimenti dei follower di Instagram e disponibili solo online, hanno dimostrato che anche nelle fasce di prezzo più alte il canale digitale è definitivamente sdoganato. Tanto che entrambi i modelli sono andati esauriti nel giro di poche ore. L’ultimo brand del lusso a sbarcare sul web è Panerai, che da poche settimane ha aperto il suo e-commerce, anche per il mercato europeo e svizzero, dopo i primi mesi di test su quello cinese e statunitense. Come per gli altri canali online di ultima generazione, sarà possibile interagire con un addetto della Maison via chat, personalizzare il proprio acquisto e scegliere le modalità e il luogo per la consegna. Per celebrare il lancio del sito, uno di 100 esemplari dello Scienziato – Luminor 1950 Tourbillon GMT, con cassa in titanio da 47 mm di diametro e movimento scheletrato sarà disponibile in esclusiva per l’acquisto online. L’acquirente avrà poi la possibilità di visitare la manifattura di Neuchâtel e vedere con i propri occhi la nascita della leggerissima cassa in titanio, realizzata con l’innovativa tecnica del Direct Metal Laser Sintering – una stampa 3D compiuta strato per strato grazie a un laser a fibra ottica a partire da polveri di titanio.
Sul fronte dei grandi gruppi, lo sviluppo del canale di vendita web è in rapida crescita. Richemont e Alibaba hanno annunciato una importante joint venture, per il lancio di una piattaforma retail di lusso destinata ai consumatori cinesi. Alibaba, leader cinese dell’e-commerce, fornirà supporto nel campo della tecnologia, del marketing, dei sistemi di pagamento e della logistica. Inoltre, verranno lanciati gli online store di Net-a-porter e Mr Porter su Tmall Luxury Pavilion, la piattaforma di Alibaba dedicata ai marchi di lusso. Una strategia volta a intercettare i clienti cinesi, che continuano a rappresentare il bacino di utenza più cospicuo e dalle più alte stime di crescita. Per quanto riguarda l’orologeria tradizionale la conversione è più lenta, ma il processo è ormai avviato e irreversibile. A fare da apripista sono stati i portali specializzati nella compravendita di modelli usati e le principali Case d’aste, supportate da cataloghi virtuali in alta definizione. “Se un tempo gli appassionati di orologi setacciavano gioiellerie, negozi di antiquariato e mercatini delle pulci, diffidando di siti dove era difficile verificare la provenienza della merce, oggi l’e-commerce è sempre più centrale”, spiega il Financial Times, che cita esempi di successo come i portali Watchmaster e Watchfinder, quest’ultimo recentemente acquisito da Richemont. Infine è da segnalare il lancio da parte di eBay di un servizio di autenticazione per gli orologi di lusso, gestito da una squadra di esperti professionisti ( come e da chi certificati????? ). L’informazione è disponibile gratuitamente, sempre online. E con poco sforzo, visto che il pubblico si accontenta sempre più della sola immagine. Eppure anche sul web sono molti i professionisti indipendenti che si impegnano a fornire informazioni corrette e complete. Tuttavia l’immagine ha un potere enorme, che valica il linguaggio e collega direttamente al sogno. Al di là dei contenuti. È un mondo commercialmente immenso quello in cui esisteranno pochi comunicatori, pochi commercianti davvero preparati, pochi appassionati istruiti, pochi giornalisti informati. La cultura dell’orologeria, che eppure tante istituzioni del settore - dalla FHH al GPHG - alimentano con manifestazioni fortemente improntate alla formazione, non sarà più un elemento fondamentale per accostarsi a questo settore....... Non potremo più girare con i nasi appiccicati alle vetrine dei conce a sbavare? Entrare per la mitica " prova polso "? Saremo costretti ad acquistare con Cortana?
La maggior parte dei nuovi orologi sarà " esteticamente pensata " per un pubblico orientale ma " patinata " da un finto made in italy o made in Europe?
Siamo solo dei dinosauri che stanno guardando l'asteroide sempre più vicina?

Dati tratti dal web, dalla Fondation de la Haute Horlogerie, da L'Orologio, dalla Fédération de l’Industrie Horlogère Suisse, dai siti web di Bulgari, Omega e Panerai.
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drauzdria
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Re: Abbiamo un futuro?

#2 Messaggio da drauzdria » mar gen 22, 2019 8:12 am

No,il futuro dell'orologeria oltre i 3000 eurini sarà degli arricchiti che non capiscono una cippa di movimenti,storia ed altro.
Gente come noi non ha più bisogno di orologi ma di tempo.
Le emozioni sono tutto quello che abbiamo.
Il formaggio gratis si trova solo nelle trappole per topi.
Il problema dell'Italia sono gli italiani.

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Alpentrek
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Re: Abbiamo un futuro?

#3 Messaggio da Alpentrek » mar gen 22, 2019 8:35 am

Troppo lungo...hai dormito nella cesta dei gatti stanotte? :mrgreen:
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Re: Abbiamo un futuro?

#4 Messaggio da magnolia » mar gen 22, 2019 9:29 am

riassuntino ?

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Alpentrek
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Re: Abbiamo un futuro?

#5 Messaggio da Alpentrek » mar gen 22, 2019 9:50 am

tornando seri...

le passioni costano...le coltivi se hai la grana,altrimenti adios...
se ne hai molti la passione diventa di lusso
se ne hai pochi la passione è più modesta

il futuro avrà poco spazio per il superfluo...le passioni sono un superfluo...

Chi lo fa per garantirsi un gruzzolo come investimento o come accantonamento in denaro,si renda conto che potrebbe un giorno svegliarsi ed avere in mano solo del buon acciaio che segna l'ora se lo stimoli...
del doman non v'è certezza...


IHMO....
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Re: Abbiamo un futuro?

#6 Messaggio da Blackwatch » mar gen 22, 2019 10:43 am

Si tratta di fenomenologie complesse, la cui analisi richiede di partire da molti punti di vista differenti.
Molti dei parametri che stanno portando ad un accartocciamento su se stesso del mercato piu' maturo, quello europeo, sono gia' stati citati da Posc.
E pero'...
Pero' non va sottovalutato il potere dirompente di fb che sta mal orientando le supposte ed ipotetiche nuove leve. Facebook e' un mondo virtuale nel quale la copia illegale degli orologi e' ben radicata, accettata e ricercata.
Facebook e' un luogo cialtrone, ignorante, sgraziato, maleducato che NON puo' generare nulla di buono...ma sta pesantemente condizionando il mondo dell'orologeria europeo ed americano.
Delle riflessioni sull'argomento andrebbero fatte...
A man can be happy with any woman as long as he does not love her. (O. Wilde)
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Re: Abbiamo un futuro?

#7 Messaggio da POSC » mar gen 22, 2019 11:09 am

Blackwatch ha scritto:
mar gen 22, 2019 10:43 am
Si tratta di fenomenologie complesse, la cui analisi richiede di partire da molti punti di vista differenti.
Molti dei parametri che stanno portando ad un accartocciamento su se stesso del mercato piu' maturo, quello europeo, sono gia' stati citati da Posc.
E pero'...
Pero' non va sottovalutato il potere dirompente di fb che sta mal orientando le supposte ed ipotetiche nuove leve. Facebook e' un mondo virtuale nel quale la copia illegale degli orologi e' ben radicata, accettata e ricercata.
Facebook e' un luogo cialtrone, ignorante, sgraziato, maleducato che NON puo' generare nulla di buono...ma sta pesantemente condizionando il mondo dell'orologeria europeo ed americano.
Delle riflessioni sull'argomento andrebbero fatte...
Avanti con le riflessioni.....
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Re: Abbiamo un futuro?

#8 Messaggio da Blackwatch » mar gen 22, 2019 10:28 pm

Mah, ho la bacheca infestata da gente di merda che vende copie di Rolex, AP ed Omega.
Piu' ne segnalo come truffatori, piu' ne escono fuori e soprattutto fb si limita a rimuovere gli annunci.
Cosa puo' cavarne da una situazione del genere un appassionato di orologi alle prime armi?
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Re: Abbiamo un futuro?

#9 Messaggio da Alpentrek » mer gen 23, 2019 11:56 am

Blackwatch ha scritto:
mar gen 22, 2019 10:28 pm
Mah, ho la bacheca infestata da gente di merda che vende copie di Rolex, AP ed Omega.
Piu' ne segnalo come truffatori, piu' ne escono fuori e soprattutto fb si limita a rimuovere gli annunci.
Cosa puo' cavarne da una situazione del genere un appassionato di orologi alle prime armi?
Che non é il posto giusto per comprare orologi... :D
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Re: Abbiamo un futuro?

#10 Messaggio da unrealworld28 » mer gen 23, 2019 1:15 pm

Alpentrek ha scritto:
mer gen 23, 2019 11:56 am
Blackwatch ha scritto:
mar gen 22, 2019 10:28 pm
Mah, ho la bacheca infestata da gente di merda che vende copie di Rolex, AP ed Omega.
Piu' ne segnalo come truffatori, piu' ne escono fuori e soprattutto fb si limita a rimuovere gli annunci.
Cosa puo' cavarne da una situazione del genere un appassionato di orologi alle prime armi?
Che non é il posto giusto per comprare orologi... :D
ormai il posto giusto per comprare gli orologi è solo il concessionario ufficiale. purtroppo per colpa di alcuni il mercato si è riempito di monnezza...

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