Seiko AGS serie SUS ref. 5M22 6C30

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Seiko AGS serie SUS ref. 5M22 6C30

#1 Messaggio da ultima thule » lun ott 16, 2017 6:40 pm

Venendo incontro ad una richiesta di informazioni su questa referenza, mi accingo a fornire alcune info.

Si tratta di un Seiko AGS (quindi Kinetic), un quartz ibrido (sfrutta il movimento cinetico del polso/braccio per caricare un capacitore/accumulatore che a sua volta trasmette l'energia al modulo).
AGS sta per Automatic Generating System, acronimo che poi in seguito è semplicemente mutato in Kinetic.
Nello specifico, l'esemplare è un Seiko SUS (S), appartenente ad una serie prodotta negli anni '90, che coniugava il design essenziale/semplice, quasi militare, alla buona qualità del prodotto. SUS infatti significa "Simple” and “Strong".

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Questo modello montava di serie un cinturino in gomma tipo Waffle.
Per rimanere in linea l'ho equipaggiato con un waffle, tipo 62mas - 6105 (ultimamante ne hanno prodotti diversi, soprattutto in USA).
L'orologio è dotato di tenuta stagna pari a 10BAR e di corona a vite,

Era prodotto in diverse varianti di colore.
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Re: Seiko AGS serie SUS ref. 5M22 6C30

#2 Messaggio da Pakal » lun ott 16, 2017 7:31 pm

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Re: Seiko AGS serie SUS ref. 5M22 6C30

#3 Messaggio da Blackwatch » mar ott 17, 2017 8:03 am

Per me kinetic e' sinonimo di disastro.
Gli errori realizzativi iniziali hanno pesantemente condizionato il successo della tecnologia, nell'immaginario collettivo e' considerata moooolto migliore l'eco drive di Citizen. Che poi in effetti lo e', per ragioni non solo realizzative: quel che "frega" il kinetic rispetto alla eco drive sono proprio i continui cicli di deep discharge del kinetic che rovinano gli accumulatori in poco tempo.
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Re: Seiko AGS serie SUS ref. 5M22 6C30

#4 Messaggio da Brigh13 » mar ott 17, 2017 8:29 am

bene, grazie, e discussione interessante sul Kinetic.
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Re: Seiko AGS serie SUS ref. 5M22 6C30

#5 Messaggio da Blackwatch » mar ott 17, 2017 8:52 am

Eh, si...se ne parla poco ma in effetti il kinetic ho come l'impressione che sia un po una spina su una chiappa anche per Seiko.
Un po' di anni fa hanno cambiato la tecnologia dell'accumulatore che inizialmente era poco piu' che un condensatore, virando su tecnologia su li-ion. La cosa ha risolto qualche problema ma ne ha provocati altri, per esempio e' diventato quasi impossibile arrivare ad una full-charge e l'unico modo per avere pochi problemi e' indossare l'orologio tutti i giorni. Un uso saltuario porta ad amarissime sorprese.
Mi aspettavo che Seiko dismettesse il kinetic...ma invece insistono... :lol:
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Re: Seiko AGS serie SUS ref. 5M22 6C30

#6 Messaggio da Brigh13 » mar ott 17, 2017 9:01 am

Blackwatch ha scritto:
mar ott 17, 2017 8:52 am
Eh, si...se ne parla poco ma in effetti il kinetic ho come l'impressione che sia un po una spina su una chiappa anche per Seiko.
Un po' di anni fa hanno cambiato la tecnologia dell'accumulatore che inizialmente era poco piu' che un condensatore, virando su tecnologia su li-ion. La cosa ha risolto qualche problema ma ne ha provocati altri, per esempio e' diventato quasi impossibile arrivare ad una full-charge e l'unico modo per avere pochi problemi e' indossare l'orologio tutti i giorni. Un uso saltuario porta ad amarissime sorprese.
Mi aspettavo che Seiko dismettesse il kinetic...ma invece insistono... :lol:

bhè, se portandolo sempre va bene, è probabilmente per quello che non lo dismettono.....ricordiamoci sempre che la maggior parte dei Cristiani ha, e usa, un solo orologio.....
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Re: Seiko AGS serie SUS ref. 5M22 6C30

#7 Messaggio da ultima thule » mar ott 17, 2017 10:38 am

Pakal ha scritto:
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Re: Seiko AGS serie SUS ref. 5M22 6C30

#8 Messaggio da ultima thule » mar ott 17, 2017 11:31 am

Brigh13 ha scritto:
mar ott 17, 2017 9:01 am
Blackwatch ha scritto:
mar ott 17, 2017 8:52 am
Eh, si...se ne parla poco ma in effetti il kinetic ho come l'impressione che sia un po una spina su una chiappa anche per Seiko.
Un po' di anni fa hanno cambiato la tecnologia dell'accumulatore che inizialmente era poco piu' che un condensatore, virando su tecnologia su li-ion. La cosa ha risolto qualche problema ma ne ha provocati altri, per esempio e' diventato quasi impossibile arrivare ad una full-charge e l'unico modo per avere pochi problemi e' indossare l'orologio tutti i giorni. Un uso saltuario porta ad amarissime sorprese.
Mi aspettavo che Seiko dismettesse il kinetic...ma invece insistono... :lol:

bhè, se portandolo sempre va bene, è probabilmente per quello che non lo dismettono.....ricordiamoci sempre che la maggior parte dei Cristiani ha, e usa, un solo orologio.....
La tecnologia Kinetic, che esiste dalla fine degli anni '80 (esattamente dal 1986, con la presentazione a Basilea del primo Kinetic), non può definirsi un "disastro" se a tutt'oggi è ancora prodotta (tra l'altro Seiko ha esteso l'utilizzo di moduli Kinetic anche a Pulsar ed Alba, brand controllati).
Di fatto, l'utilizzo costante dell'orologio, permette di ottenere una buona prestazione dei calibri kinetic.
I problemi maggiori si sono riscontrati soprattutto in passato, con i vecchi accumulatori, oggi sostituiti da capacitori, che hanno una migliore tenuta nel tempo.
Un capacitore può durare anche 8/10 anni, se l'orologio viene utilizzato con una certa costanza.
In questo modo si abbatte il costo delle pile e si inquina meno (era questo l'obbiettivo che la casa nipponica si prefiggeva all'inizio, meno pile = meno inquinamento).

Trovo inconferente il collegamento con gli Eco-Drive, che utilizzano tutt'altra tecnologia.
E il fatto che siano degli ibridi non gisutifica il nesso.
Anche gli Eco Drive dopo circa 10 anni possono necessitare di sostituzione dell'accumulatore.
Inoltre, anche gli eco drive patiscono per il mancato utilizzo (se non sono costantemente tenuti sotto una fonte solare).
Certo, si tratta di una tecnologia eccellente, ma del tutto diversa dalla Kinetic.
Se si vogliono fare paragoni, si possono evocare i Solar, che sono una recente realizzazione e che, di fatto, rappresentano la risposta di Seiko agli Eco Drive.

Inoltre, per chi vuole tenere in carica costante l'orologio KInetic, Seiko vende dei caricatori ad onde, molto efficaci.
Personalmente, avendo molti orologi Kinetic, ogni 4/5 mesi procedo con una ricarica generale di tutti i pezzi (che peraltro rigistrano sempre una buona riserva di carica).
Non ho mai avuto problemi con i Kinetic.

Un caso abbastanza sintomatco del fatto che questa tecnologia non sia "fallita", ci è fornito da una case Svizzera (Sequent), che ha realizzato un calibro kinetic:

https://www.kickstarter.com/projects/16 ... a?ref=card


Riporto poi dal sito Seiko:

Nel 1998 è stato presentato il Kinetic Auto Relay, che garantisce il perfetto funzionamento dell’orologio anche dopo 4 anni di inutilizzo.
Il 1999 ha visto il lancio della Ultimate Kinetic Chronograph, un capolavoro che fonde il meglio delle competenze di orologeria meccanica ed elettronica di Seiko, e nel 2003 è stato lanciato un altro Cronografo Kinetic.
A Baselworld 2005, il Kinetic Perpetual ha fatto la sua prima apparizione, combinando la comodità Kinetic e la longevità, con un calendario perpetuo, corretto per l'anno 2100.
Nel 2007 è stata poi introdotta la tecnologia emozionale di Seiko Kinetic Direct.


A tutt'oggi Seiko continua ad investire sui Kinetic.
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#9 Messaggio da Blackwatch » mar ott 17, 2017 12:02 pm

E' il contrario, sono passati da un condensatore (capacitore) che durava niente ed andava sostituito con allarmante frequenza ad un vero e proprio accumulatore. Il problema e' che la tecnologia kinetic mal si accoppia ad un accumulatore, richiedente correnti di ricarica cospicue che mai potranno esser fornite dalla 'dinamo' di un kinetic. E' un cul de sac e benissimo ha fatto Citizen a puntare sulla ricarica solare. I solar Seiko fanno ridere al cospetto di un eco drive, ormai Citizen e' molto piu' avanti di Seiko.
Il 'winder' seiko altro non e' che un caricatore wireless che sfrutta l'effetto faraday. Costa uno sproposito...
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#10 Messaggio da ultima thule » mar ott 17, 2017 1:15 pm

Sì, da condensatore ad accumulatore.
Rimane il fatto che la tecnologia, con tale adeguamento , ha trovato il giusto equilibrio tra utilizzo dell'orologio e durata dell'accumulatore.
I caricatori, inoltre, risolvono splendidamente eventuali periodi di inutilizzato.
Credo che questa tecnologia, seppur con tutti i limiti intrinseci, sia molto affascinante e destinata ad ulteriori perfezionamenti.

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